sturalavandini • plunger
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project description
Sturalavandini progettato per la grande distribuzione caratterizzato dalla presenza di una pinza sottile alloggiata all’interno del manico da usare per il recupero di piccoli oggetti che potrebbero ostruire lo scorrimento regolare dell’acqua. La pinza è disegnata in modo da funzionare anche come chiusura del manico che è vuoto per necessità produttive dovute allo stampaggio a iniezione del polipropilene. La sua esistenza è sottolineata da una sorta di bandiera ovale alla sommità che oltre a favorire lo svitamento richiama l’attenzione: non si tratta di un oggetto obsoleto ma piuttosto utile nei casi in cui non è necessario ricorrere a prodotti chimici per ripristinare il flusso dell’acqua nel lavandino. Le nervature orizzontali sull’impugnatura rendono la presa sicura riducendo la possibilità di scivolamento e il materiale della ventosa ha una flessibilità calibrata per ridurre la forza necessaria alla compressione. Uniti, ventosa manico e pinza, formano un oggetto scultoreo, fluido e senza discontinuità. Le tonalità di colore evidenziano il passaggio tra le parti principali. Le varianti si differenziano comunuqe in modo chiaro le une dalle altre; i colori di produzione sono bianco, verde e rosso. Deve il suo nome a un racconto di Edgar Allan Poe, A Descent into the Maelström.
Maelstrom ha partecipato alla mostra Design alla Coop, prototipi per la grande distribuzione, ed è stato scelto per l’avvio alla produzione anche se la vendita nei supermercati non è poi proseguita a lungo.
È stato esposto alla Triennale di Milano nella mostra the New Italian Design 2007.
name | Maelstrom |
design | Miriam Mirri |
client | Coop |
collection | Eureka! |
coordination | Giulio Iacchetti |
production | Martini |
type | plunger |
material | polypropylene and thermoplastic rubber |
dimension | ø 13 H 27 cm |
date | 2007 |
photo credit | Silvia Bottino |